venerdì 3 maggio 2013

Venerdi' 03 Maggio 2013

  • Dopo una mattinata che ci fa penare, e non poco, si riprende a salire complici i buoni dati d'oltreoceano ...
  • Chiudiamo per sicurezza l'operazione di ieri a 4,008 ... che per combinazione e' anche il valore della chiusura dopo che il titolo tocca un massimo di 4,018
  • Sembra che nonostante tutto abbia perso un poco di smalto e le ultime indicazioni delle banche d'affari su target price e consigli per l'acquisto non sono state davvero lusinghiere.
  • Comunque per il momento incassiamo questi due punti e ci mettiamo alla finestra in attesa degli eventi ... Buon fine settimana a Tutti.

giovedì 2 maggio 2013

Giovedi' 02 Maggio 2013

  • Eccoci pronti a ricominciare ... si entra al mattino su Unicredit in flessione a 3,92 (ma poteva andare bene qualsiasi finanziario in attesa del taglio dei tassi)
  • Mattinata tranquilla sino al taglio dei tassi nel primo pomeriggio dove il titolo (insieme a tutto il listino) schizza verso l'alto recuperando abbondantemente il territorio positivo e portandosi a + 3%
  • Subito dopo ecco lo scivolone che non ti aspetti (????) ... e in poco tempo si porta a sfiorare il -3% per poi chiudere praticamente in parita'
  • A che mi chiede cosa sia successo ... la risposta e' sempre la solita ... NULLA ... speculazione in salita ... speculazione in discesa ... tutto qua ... quello che serve per movimentare il NULLA del nostro mercato casalingo ... 
  • A chi fa riferimento il taglio dei tassi riporto un articolo dell'amico Giancarlo Marcotti ... a domani
  • Non basta il taglio dei tassi da parte della Bce e un’ottima apertura a Wall Street, il nostro indice principale comunque chiude con un ribasso anche se lontano dai minimi di seduta.
    Gli altri indici europei hanno terminato tutti in territorio positivo, bene in particolare Francoforte, in intraday il Dax30 ha superato addirittura quota 8.000 punti, livello di eccellenza per l’indice tedesco, ricordiamo infatti che il massimo storico fu stabilito il 16 luglio 2007 a quota 8.105,69.
    Certo è affondare il coltello nella ferita ricordando che l’indice principale della Borsa teutonica è sui massimi storici quando il nostro oggi vale il 62% di meno rispetto al proprio massimo stabilito il 18 maggio 2007 (e ci limitiamo soltanto al periodo successivo all’istituzione dello S&PMib).
    Insomma basterebbe questa considerazione per capire a chi ha giovato l’istituzione dell’euro, è talmente evidente che non riusciamo proprio a capire cos’altro debba accadere prima che gli italiani si rendano conto di quale disgrazia sia stata per loro l’istituzione di questa moneta.
    Draghi ha tagliato di un quarto di punto i tassi, glielo hanno chiesto tutti e lui l’ha fatto, o meglio la Germania gli ha dato il permesso di farlo, ma, come tutti sappiamo, questa misura non avrà alcun impatto, cosa volete che cambi fra 0,75% e 0,50%? Se l’economia non è ripartita con tassi che sono rimasti per un tempo lunghissimo sotto il punto percentuale, non saranno certo 25 centesimi in meno a fare la differenza.
    E guardate come ha reagito il mercato (limitiamoci al nostro Ftse Mib), alla notizia non c’è stata praticamente alcuna reazione, l’indice guadagna 175 punti (poco più di un punto percentuale) al momento in cui vengono resi noti i dati macro americani, ma immediatamente dopo ne perde 457 (quasi tre punti percentuali).
    Successivamente è stato l’andamento di Wall Street a determinare il recupero che è stato particolarmente sostenuto nell’ultima mezz’ora di contrattazione.
    http://www.finanzainchiaro.it/piazza-affari-arranca.html